Due anni fa oggi la tempesta Vaia cancellò 41.491 ettari di boschi, soprattutto tra Veneto (12mila ettari) e Trentino (22mila).
Con il ricorso ad altri tipi di materie prime, il vento riuscì facilmente ad abbattere milioni di alberi in un terreno sovraffollato di vegetazione e li lasciò a terra, sfigurando un paesaggio e disperdendo tonnellate di una delle migliori tipologie di legname dell’intero arco alpino, che dovevano essere raccolte e impiegate in qualche modo.
In questo scenario, Duferco Biomasse si è fatta avanti e si è aggiudicata uno dei lotti più grandi: circa 360 mila metri cubi di legname in un’area compresa tra i comuni di Enego, in provincia di Vicenza, e Grigno, in Trentino, dando vita al cantiere forestale più grande d’Italia.
Un’attività che ha portato l’azienda a intensificare il suo impegno in questo settore, iniziando un commercio di legname con alcuni paesi asiatici e dando un notevole contributo per la gestione dei boschi della zona completamente devastati dalla tempesta.
A due anni di distanza, abbiamo raccolto le testimonianze di chi è impegnato in prima linea.