Nel pomeriggio di oggi, sabato 24 febbraio, nella sala Ghio della Società Economica, Duferco ha presentato il progetto di ristrutturazione e riuso del Teatro Cantero di Chiavari, chiuso dal 2017, offrendo alla città uno studio completo che consentirà, in caso di finalizzazione dell’acquisto della struttura da parte del Comune di Chiavari, di risparmiare, oltre al costo stesso del progetto, più un anno di tempo durante la fase esecutiva.
“In questa fase preliminare l’Amministrazione non avrebbe potuto spendere soldi pubblici per fare un progetto e una perizia di spesa su un bene di proprietà privata” – spiega Antonio Gozzi, presidente del gruppo Duferco. “Questo primo atto permette al Comune di Chiavari di avere un ordine di grandezza in merito allo sforzo economico necessario, consentendo di chiedere gli aiuti e i finanziamenti pubblici e privati utili per arrivare alla riapertura del teatro”.
Il progetto, oltre ad essere finalizzato alla completa ristrutturazione della struttura, si pone l’obiettivo di proporre un modello di business che ne favorisca il mantenimento e lo sviluppo culturale.
La sfida è stata quella di mantenere un equilibrio tra il restauro del teatro nelle sue molteplici parti e, contemporaneamente, la necessità di adeguarlo alle esigenze odierne del mondo dello spettacolo e dei servizi al pubblico.
La versatilità è stata messa al centro della progettazione, per poter garantire eventi e spettacoli diversificati. La nuova platea è pensata per ospitare conferenze, congressi, corsi di formazione, presentazioni letterarie, serate danzanti, esposizioni d’arte, fino alla possibilità, grazie alla realizzazione di un Gran Caffè con cucina, di poter cenare in una cornice speciale.
“Se si troveranno i capitali necessari per l’acquisto, il restauro e l’adeguamento funzionale delle strutture – prosegue Gozzi – occorrerà mettere a punto un modello di gestione accorto e sostenibile, capace di mantenere in equilibrio i conti della struttura senza creare i deficit e le voragini finanziarie che sovente caratterizzano gli enti teatrali. Il nuovo Cantero dovrà necessariamente avere aspetti di polivalenza come avvenuto in passato. Voglio sperare che in una città come Chiavari, dove le risorse private di certo non mancano, qualcuno si faccia avanti e dia la sua disponibilità a collaborare con le istituzioni ad una operazione di recupero di una funzione di prestigio della città”.
La fase progettuale è stata curata da Duferco Engineering in collaborazione con Iteg S.r.l Ingegneria, B&Partners Architettura e Progetto Digitale.
“La progettazione preliminare si è concentrata sul restauro conservativo degli elementi artistici del Teatro, oltre a fornire elementi progettuali volti alla flessibilità e alla polivalenza di utilizzo dello stesso. Il tutto coniugato con un profondo adeguamento impiantistico al fine di soddisfare la normativa vigente, aumentare gli standard di comfort e perseguire l’efficientamento energetico”, sottolinea Luca Mario Bonardi, amministratore delegato di Duferco Engineering.
Marco Bertetta, amministratore di Progetto Digitale: “Abbiamo ricostruito un modello digitale tridimensionale che fornisce una copia esatta dello stato dei luoghi utilizzando la tecnologia del Laser Scan 3D e della nuvola di punti che restituisce una riproduzione grafica di altissima precisione. Questo strumento di lavoro moderno consente una progettazione integrata del sistema edificio/ impianti garantendo una corretta valutazione dei costi. Un vero e proprio “gemello” digitale, solida base per tutti i successivi livelli di progettazione e manutenzione.”
Durante la presentazione il cultore di storia locale Giorgio ‘Getto’ Viarengo ha analizzato le fasi preparatorie alla costruzione del Teatro, ricordando il progetto realizzato allora dall’ingegner Ido Gozzano, chiavarese, e l’inaugurazione avvenuta sabato 15 maggio 1937 con la rappresentazione della ‘Tosca’ di Puccini.
La presentazione sarà trasmessa domani sera su Teleradiopace 3 (canale 78) alle ore 21.