Antonio Gozzi nominato presidente di Federacciai

Giu 28, 2022 | News

È stato eletto oggi, 28 giugno 2022, nel corso dell’Assemblea della Federazione dopo che lo scorso marzo il Consiglio generale lo aveva designatomall’unanimità come nuovo Presidente per il biennio 2022 – 2024.

L’assemblea di Federacciai che si è svolta oggi in forma privata a Milano ha eletto Antonio Gozzi nuovo presidente di Federacciai per il biennio 2022-2024, confermando la designazione all’unanimità del consiglio direttivo dello scorso marzo.

In segno di continuità con la presidenza precedente e nel contesto di una situazione italiana e internazionale oggi particolarmente delicata, l’Assemblea di Federacciai ha dato continuità alla squadra che ha lavorato con Alessandro Banzato, confermando tutti i vicepresidenti, che sono: Antonio Beltrame, Giuseppe Lucchini, Antonio Marcegaglia, Lucia Morselli, Giuseppe Pasini, Federico Pittini, Claudio Riva, Michele Amenduni, Mario Caldonazzo, Michele Della Briotta. Nel Consiglio di Presidenza di Federacciai rimane presente Alessandro Banzato come Past President.

Anche il Consiglio generale non ha subito modifiche e alla Direzione generale è stato confermato Flavio Bregant.

Il neo-presidente di Federacciai e presidente di Duferco Italia Holding ha commentato così la sua nomina:

«Ringrazio i siderurgici italiani per l’ennesima manifestazione di considerazione e di stima. Abbiamo davanti a noi anni particolarmente impegnativi nei quali ci giocheremo la sopravvivenza del settore in Italia sulla nostra capacità di innovare e di essere sempre più sostenibili.
La siderurgia italiana è un comparto manifatturiero caratterizzato da altissima efficienza ed eccellenza qualitativa e da un livello di decarbonizzazione che non ha eguali al mondo. Lavorerò insieme alla squadra di Federacciai perché questo primato sia confermato anche in futuro.
Vorrei infine ringraziare di cuore l’amico Alessandro Banzato che oggi mi cede il testimone alla presidenza di Federacciai ma che continuerà ad aiutarci e a sostenerci. Lo ringrazio per questi quattro anni di duro e appassionato lavoro a difesa delle istanze del nostro settore e per i risultati acquisiti, tra l’altro in un contesto generale spesso imprevedibile e non facile da gestire»
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